Dicembre 30, 2024

di ENNIO GROSSO

Sauris, detto Zahre nel dialetto locale, è un piccolo borgo del Friuli circondato da valichi e monti e formato da due nuclei principali: Sauris di Sopra e Sauris di Sotto.

Questo borgo alpino, costellato da malghe e pascoli, è collocato tra i 1000 ed i 1400 metri di altitudine. Il paesaggio è caratterizzato dal Lago di Sauris, un lago artificiale creato negli anni ‘40 per fini idroelettrici.

Si narra che la comunità germanofona qui insediatasi sia stata fondata da coloni giunti dall’Austria, che portarono con sé gli usi e i costumi della terra d’origine.
Le particolari condizioni ambientali e la difficoltà di collegamento con i paesi confinanti hanno infatti permesso il mantenimento di tradizioni sia nella lingua che nella gastronomia. A Sauris, infatti, oltre all’italiano e al friulano, si parla un antico dialetto tedesco appartenente al gruppo linguistico del bavarese meridionale.

Il nome della cittadina è anche legato a quello del suo squisito prosciutto crudo leggermente affumicato secondo la ricetta della tradizione saurana. La tecnica dell’affumicatura, praticata dalle genti che fondarono il borgo, è infatti alla base della produzione degli insaccati e la loro tradizionale preparazione prevede un’affumicatura dolce, effettuata esclusivamente con essenza di legno di faggio.
Ideale per accompagnare il prosciutto vi è la birra locale, la Zahre Beer, artigianale, non pastorizzata né filtrata. Inoltre la vastità dei pascoli alpini permette di produrre il gustoso formaggio di malga: degna di nota è la ricotta affumicata.
Una particolarità del paesaggio saurano è rappresentata dalle tipologie architettoniche, caratterizzate da elementi molto semplici ma funzionali.

Molto interessanti le due chiese: a Sauris di Sopra la Chiesa di S. Lorenzo si presenta come una tipica chiesetta alpina di stile gotico tedesco e ospita al suo interno un importante altare del Cinquecento, opera di Michael Parth; nel Santuario di S. Osvaldo a Sauris di Sotto si conserva un prezioso altare a sportelli (“Flügelaltar”) di legno intagliato, dorato e dipinto da Michael Parth da Brunico nel 1524 e rappresenta un esempio di stile tardo-gotico tedesco.