Samantha Cristoforetti: L’astronauta dal cuore trentino che ha conquistato lo spazio
Da Malè (un piccolo paese di poco più di 2.000 abitanti a circa 700 metri di altezza, in provincia di Trento), alla Stazione Spaziale Internazionale: la storia dell’aviatrice e scienziata che ha segnato la storia dell’esplorazione spaziale.
di GIAMPAOLO ZORZO
Samantha Cristoforetti, prima donna europea al comando della Stazione Spaziale Internazionale, è un nome noto in tutto il mondo per i suoi successi straordinari e la sua passione per il volo e l’esplorazione spaziale. In molti conoscono i suoi traguardi e il suo impegno come astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ma pochi sanno che il cuore di questa “donna delle stelle” batte per il Trentino, dove ha trascorso la sua infanzia e ha mosso i primi passi verso una carriera eccezionale.
Nata a Milano il 26 aprile 1977, Samantha ha trascorso gran parte della sua giovinezza a Malè, un piccolo paese di montagna in provincia di Trento.
È qui che, tra le valli e le cime alpine, ha coltivato l’amore per la natura e la curiosità verso le stelle, due passioni che l’hanno accompagnata lungo tutta la sua vita.
DAGLI STUDI IN TRENTINO AL VOLO NELLO SPAZIO
Dopo aver completato gli studi secondari al Liceo Scientifico di Trento nel 1996, Samantha ha intrapreso un percorso accademico che l’ha portata prima in Germania, dove ha conseguito un master in ingegneria meccanica alla Technical University of Munich, specializzandosi in propulsione aerospaziale e strutture leggere. Parte della sua formazione l’ha svolta anche in Francia, presso l’École Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace, e in Russia alla Mendeleev University of Chemical Technologies, dove ha approfondito le tecnologie dei propellenti solidi per razzi.
Il suo viaggio verso lo spazio è proseguito con l’ingresso nell’Aeronautica Militare Italiana, dove si è formata come pilota di jet presso la base di Sheppard negli Stati Uniti. Dopo il ritorno in Italia come pilota di caccia presso la 51ª Brigata Aerea di Istrana, è stata selezionata come astronauta dall’ESA nel 2009, entrando così nel ristretto club dei pionieri dell’esplorazione spaziale.
LA PRIMA DONNA EUROPEA COMANDANTE DELLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE
Nel 2014 Samantha è partita per la sua prima missione nello spazio, la missione Futura, restando per 200 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Durante la sua seconda missione nel 2022 – denominata Minerva – ha raggiunto un traguardo storico: è diventata la prima donna europea comandante della Stazione. In quella missione ha partecipato a numerosi esperimenti scientifici, ha svolto ruoli di leadership ed è stata la prima donna europea a compiere una passeggiata spaziale.
Durante la missione, ha assunto anche il ruolo di USOS Lead, coordinando tutte le attività scientifiche e operative nel segmento orbitale statunitense, che include moduli e componenti statunitensi, europei, giapponesi e canadesi.
IMPEGNO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E PER IL FUTURO DELL’ESPLORAZIONE SPAZIALE
Samantha ha collaborato strettamente con altre agenzie spaziali, incluse la NASA e l’Agenzia Spaziale Cinese. È stata parte di una delegazione ESA per il progetto Gateway, che mira a creare una base di supporto in orbita lunare per le future missioni.
Ha collaborato alla definizione di sistemi abitativi e alla gestione del modulo I-Hab per il futuro avamposto lunare, e ha anche partecipato a un’esercitazione di sopravvivenza con astronauti cinesi nel Mar Giallo, il primo addestramento congiunto tra Cina e agenzie spaziali occidentali.
ONORIFICENZE E IMPEGNO SOCIALE
Riconosciuta a livello internazionale, Samantha è stata insignita di prestigiose onorificenze, tra cui il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ha ricevuto lauree honoris causa da importanti università italiane e straniere e collabora come ambasciatrice dell’UNICEF, donando i proventi del suo libro “Diary of an Apprentice Astronaut” per sostenere iniziative di beneficenza.
UNA VITA TRA LA TERRA E LE STELLE
Quando non è in orbita o impegnata in missioni scientifiche, Samantha vive a Colonia, in Germania, con il compagno Lionel e i loro due figli, Kelsi Amel e Dorian Lev, vicino al Centro Astronautico dell’ESA. Le sue giornate, divise tra la famiglia e l’ESA, sono dedicate alla ricerca, all’addestramento dei futuri astronauti e alla promozione della scienza, per ispirare le nuove generazioni a seguire le proprie passioni.
Samantha Cristoforetti continua a rappresentare un’icona nel mondo dell’esplorazione spaziale e dell’astronomia. Recentemente, dopo il successo della sua seconda missione sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), denominata “Minerva,” è tornata al suo ruolo di supporto tecnico per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Oltre ai suoi contributi tecnici, Cristoforetti è impegnata in attività educative tramite iniziative come “Mission X: Train Like an Astronaut”, mirata ai bambini tra gli 8 e i 12 anni, e in collaborazione con il progetto ARISS (Amateur Radio on the International Space Station), con cui comunica regolarmente con scuole per rispondere a domande sugli astronauti e lo spazio.
Attualmente, dirige il team ESA per il progetto di trasporto cargo europeo, un’iniziativa destinata a realizzare missioni dimostrative entro il 2030. Questo progetto mira a rendere operativi sistemi di trasporto efficienti per la Stazione Spaziale, con un focus su processi di sviluppo industriale sostenibili e affidati a partnership con aziende come Thales Alenia Space e la startup The Exploration Company
Cristoforetti si occupa di collaborazioni internazionali e sostiene l’importanza di una presenza privata in orbita bassa per consentire alle agenzie spaziali di concentrarsi su missioni avanzate verso la Luna e Marte.
Ha sottolineato come l’orbita terrestre sia ormai una “routine” gestibile in modo più economico dagli attori privati, lasciando alle agenzie spaziali risorse per sfide più ambiziose.
Samantha Cristoforetti rappresenta oggi non solo l’eccellenza italiana nello spazio, ma un esempio di dedizione e impegno, portando nel cosmo il messaggio di unità e progresso per il futuro dell’umanità.
Anche dalle vette della sua carriera, rimane legata alla sua amata terra trentina, che ha fatto da culla ai suoi primi sogni di volo.